A cosa serve aderire a un Fondo Interprofessionale? L’adesione a un Fondo Interprofessionale serve a finanziare in tutto o in parte i costi della formazione del personale, accedendo ai contributi messi a disposizione delle aziende.
Come si aderisce? Per aderire a un Fondo basta scegliere nella “DenunciaAziendale” del flusso UNIEMENS aggregato, all’interno dell’elemento “FondoInterprof”, l’opzione “Adesione” selezionando il codice che corrisponde al fondo prescelto (ce ne sono circa una ventina) e inserendo il numero dei dipendenti (solo quadri, impiegati e operai) interessati all’obbligo contributivo. In questo modo, si indica la propria volontà di affidare a tale Fondo il proprio contributo INPS dello 0,30%.
Quanto costa questa adesione? Nulla. L’adesione a un Fondo è libera e gratuita. L’azienda è già assoggettata al contributo dello 0,30%, che salvo adesione a un Fondo in particolare, viene versato automaticamente all’INPS.
Quali e quanti sono i Fondi Interprofessionali? Ad oggi sono circa una ventina: Fondimpresa (Fondo per la Formazione Continua) – codice adesione: FIMA Fondoprofessioni (Fondo per la Formazione Continua negli Studi Professionali) – codice adesione: FPRO Fonditalia (Fondo formazione Italia) – codice adesione: FEMI FonARCom (Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua) – codice adesione: FARC Fondo Artigianato Formazione (Fondo per la Formazione Continua nelle Imprese Artigiane) – codice adesione: FART Fon.Coop (Fondo per la Formazione Continua nelle Imprese Cooperative) – codice adesione: FCOP Fondo Dirigenti PMI (Fondo per la formazione Professionale Continua dei Dirigenti delle Piccole e Medie Imprese Industriali) – codice adesione: FDPI FAPI – Fondo Formazione PMI (Fondo per la Formazione Continua per le Piccole e Medie Imprese) – codice adesione: FAPI FONDIR (Fondo per la Formazione Continua dei Dirigenti del Terziario) – codice adesione: FODI Fondirigenti (Fondirigenti Giuseppe Taliercio – Fondazione per la Formazione alla dirigenza nelle Imprese Industriali) – codice adesione: FDIR FOR.TE. (Fondo per la Formazione Continua del Terziario) – codice adesione: FITE FON.TER. (Fondo per la Formazione Continua dei Lavoratori Dipendenti nelle Imprese del Settore Terziario: comparti turismo e distribuzione servizi) – codice adesione: FTUS Fond.E.R. (Fondo per la Formazione Continua degli Enti Religiosi) – codice adesione: FREL For.Agri. (Fondo di Settore per la Formazione Professionale Continua in Agricoltura) – codice adesione: FAGR Fondazienda (Fondo per la Formazione Continua dei Quadri e Dipendenti dei comparti Commercio-Turismo-Servizi, Artigianato, Piccola e Media Impresa) – codice adesione: FAZI Formazienda (Fondo per la formazione continua nei comparti del commercio, del turismo, dei servizi, delle professioni e delle PMI) – codice adesione: FORM FBA (Fondo per la Formazione Continua nei settori del Credito e delle Assicurazioni) – codice adesione: FBCA Fondo Formazione Servizi Pubblici (Fondo per la formazione continua nei servizi pubblici) – codice adesione: FPSI 5. Ci sono vincoli settoriali o dimensionali che regolamentano l’adesione a un fondo piuttosto che all’altro? No, ogni azienda è libera di aderire al fondo che vuole, indipendentemente dalla sua dimensione e dal settore in cui opera.
E’ possibile passare da un Fondo all’altro? Si, le aziende interessate alla mobilità tra Fondi interprofessionali dovranno comunicare la revoca dal precedente Fondo tramite la “DenunciaAziendale” del flusso UNIEMENS, inserendo all’interno dell’elemento “FondoInterprof”, opzione “Revoca”, il codice REVO e selezionando, contestualmente nella stessa Denuncia, il codice del nuovo Fondo al quale intendono trasferirsi.
E’ possibile trasferire da un fondo all’altro gli accantonamenti già maturati? In seguito alla Legge 2/2009, art. 19, comma 7-bis, l’INPS ha pubblicato il 1° ottobre 2009 la Circolare n. 107 in cui indica le modalità operative per il trasferimento, in caso di adesione ad un nuovo Fondo con contestuale revoca dell’adesione al Fondo scelto in precedenza, del 70% del totale delle somme versate nel triennio antecedente al Fondo cui si apparteneva. Il trasferimento delle risorse non può riguardare le aziende che, in ciascuno dei tre anni precedenti, rispondono alla definizione comunitaria di micro e piccole imprese di cui alla raccomandazione dell’Unione Europea n. 2003/361/CE (imprese autonome con meno di 50 dipendenti ed un fatturato o un bilancio totale annuale non superiore a 10 milioni di euro) e l’importo da trasferire deve essere almeno pari a 3.000. L’azienda interessata al trasferimento dei fondi dovrà inviare apposita richiesta al Fondo di provenienza (e per conoscenza al nuovo Fondo) per il trasferimento delle risorse, dichiarando di essere in possesso dei requisiti di cui alla Legge 2/2009, art. 19, comma 7-bis.
Come funzionano i Fondi Interprofessionali? Le modalità di finanziamento sono sostanzialmente due: il Conto Formazione ed il Conto di Sistema. Nel Conto Formazione (aziendale o interaziendale aggregato) confluiscono una parte (circa il 70%) degli accantonamenti dell’azienda titolare del conto, che può utilizzarli in autonomia per finanziare la formazione del proprio personale in qualsiasi momento, presentando un proprio piano formativo. Nel Conto di Sistema confluisce la parte rimanente delle risorse versate a livello nazionale da tutte le aziende aderenti a quel fondo (detratti i costi di funzionamento del fondo stesso). È quindi un conto generale, da cui possono attingere tutte le aziende partecipando ad appositi bandi periodici.