Ecological Footprint vs Carbon Footprint di prodotto

L’impronta ecologica (Ecological Footprint- EF) e l’impronta carbonica (Carbon Footprint – CF) di un prodotto sono due metriche importanti per valutare l’impatto ambientale di un prodotto durante l’intero ciclo di vita, ma misurano aspetti differenti.

Lo si può evidenziare analizzando l’unità di misura che le rappresenta. Per l’impronta ecologica si usano gli ettari globali (haG) mentre per l’impronta di carbonio si usano le tonnellate di CO2 equivalente (tCO2e).

Questo significa che la prima offre una visione più complessiva dell’impatto sull’ambiente di un prodotto, considerando il consumo di risorse idriche ed energetiche, la produzione di rifiuti e inquinamento, oltre alle emissioni di gas serra, mentre la seconda prende in considerazione solo l’impatto ambientale dato dalle emissioni di gas serra.

In sostanza con “ettari globali” si vuole intendere la quantità di terra e risorse d’acqua necessarie per produrre le risorse consumate nel ciclo di vita di un prodotto, così come per assorbire le emissioni generate, facendo riferimento a un valore medio globale di capacità produttiva per ettaro di terreno.

Tra i fattori che vengono presi in considerazione ci sono:

  • Rifornimento di materie prime: estrazione di minerali, produzione di legno, coltivazione di cibo, ecc.
  • Consumo di energia: fonti energetiche utilizzate per la produzione, il trasporto e l’utilizzo del prodotto.
  • Deforestazione: perdita di foreste per l’agricoltura, l’estrazione di legname o l’urbanizzazione.
  • Emissioni di gas serra: impatto sul cambiamento climatico.
  • Inquinamento: contaminazione di aria, acqua e suolo.

Ad esempio nel contesto di un’azienda del settore arredamento, l’impronta ecologica in haG di un prodotto dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Tipologia di legno: Legnami provenienti da foreste ad alta biodiversità e con tassi di crescita lenti tendono ad avere un’impronta ecologica più alta rispetto a legni provenienti da piantagioni gestite in modo sostenibile.
  • Processo di produzione: Tecniche di lavorazione inefficienti o che generano molti scarti possono aumentare l’impronta ecologica.
  • Trasporto: Distanze elevate tra le aree di produzione e i mercati di destinazione incrementano l’impronta ecologica a causa delle emissioni associate al trasporto.

Nel caso invece di un’azienda che lavora la pelle, l’impronta ecologica in haG di un prodotto dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Tipologia di animale: L’allevamento di bovini generalmente ha un’impronta ecologica più alta rispetto all’allevamento di ovini o caprini, a causa di maggiori emissioni di gas serra e consumo di suolo.
  • Metodo di allevamento: Allevamenti intensivi con uso intensivo di mangimi e antibiotici tendono ad avere un’impronta ecologica più alta rispetto a sistemi di allevamento estensivo al pascolo.
  • Processo di concia: Tecniche di concia tradizionali che utilizzano sostanze chimiche nocive possono aumentare l’impronta ecologica.
  • Trasporto: Distanze elevate tra le aree di allevamento, concerie e mercati di destinazione incrementano l’impronta ecologica a causa delle emissioni associate al trasporto.

Per quanto riguarda invece l’impronta carbonica, dicevamo, questa misura esclusivamente la quantità di gas serra rilasciati nell’atmosfera durante il ciclo di vita del prodotto, espressi in tonnellate di CO2 equivalente (CO2eq).

Si concentra principalmente sulle emissioni di anidride carbonica (CO2), ma può includere anche altri gas serra come metano (CH4) e protossido di azoto (N2O). Valuta le emissioni in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, dalla produzione alla distribuzione, all’utilizzo e allo smaltimento.

La metodologia standard per il calcolo dell’impronta ecologica è stata sviluppata da Global Footprint Network. Si basa su cinque categorie di consumo:

  • Cibo e fibre: Calcola l’area di terra necessaria per produrre cibo e fibre consumati.
  • Legname e carta: Calcola l’area di foresta richiesta per la produzione di legno e carta consumati.
  • Pascoli: Calcola l’area di pascolo necessaria per il bestiame allevato per la produzione di carne e latticini.
  • Terreni edificati: Calcola l’area di terreno occupata da infrastrutture e insediamenti.
  • Impronta di carbonio: Calcola l’area di foresta richiesta per assorbire le emissioni di CO2 generate.

Per ogni categoria, si considera la produttività media globale e si converte il consumo individuale in ettari globali (haG).

La metodologia standard per il calcolo dell’impronta di carbonio di un prodotto, sfrutta l’analisi del ciclo di vita (LCA) che permette di valutare le emissioni di gas serra in tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto, dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento.

Se la tua azienda è sensibile alle tematiche ambientali e vuole iniziare il percorso per il calcolo della carbon footprint o ecological footprint, allora non esitare a contattarci al numero 049/9003612 o scriverci.